Lettera di Pasqua del Segretario Generale SLP-CISL del Lazio Riccardo Barbati

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[…]Un estranio giovinetto
si posò sul monumento:
era folgore l’aspetto
era neve il vestimento:
alla mesta che ‘l richiese
dié risposta quel cortese:
è risorto; non è qui.

[Manzoni]

Care Amiche, cari Amici,

anche quest’anno gli auguri di rito di una serena Pasqua a  noi e a tutti coloro che amiamo.

Pasqua 2018. Dalla morte alla Resurrezione nella storia di oggi. Finzione? Illusione? Bugia?

Tra fonti, storiche, letterarie e archeologiche cristiane e non cristiane, questo evento centrale per il cristianesimo e l’ebraismo, presuppone da parte di tutti, credenti e non, la presa visione di un fatto storico. Quell’uomo Gesù, come si legge negli scritti dello storico latino Tacito, è vissuto sotto l’imperatore Tiberio è stato condannato al supplizio dal procuratore Ponzio Pilato ed è morto su una croce piantata su una collina appena fuori le mura di Gerusalemme

Che poi si creda o meno al fatto che sia il Figlio di Dio, è storia personale di fede e di ragione…

Pasqua di Resurrezione, percezione di un avvenimento (nascita e morte di Gesù) in cui la storia di un uomo sembra uscire dalla storia dell’uomo. Dall’ebraico pesah = passaggio, dalla schiavitù dell’Egitto alla libertà della terra promessa, dalla morte alla Resurrezione

La Pasqua cristiana, non è solo la luce della Domenica o lo splendore del Lunedì dell’Angelo. E’ prima il buio della morte del Sabato e prima ancora le tenebre della paura, della sofferenza, della solitudine del Venerdì. Il grido di tutti i dolori del mondo, di tutta la storia, anche di oggi. Di ognuno di noi

In un’epoca, questa, di scetticismo e di valori annacquati dalla smania del profitto a detrimento della persona umana costi quello che costi, un evento che sorpassa i limiti dell’esperienza, ponendosi al di fuori della realtà oggettiva e che ha in se un profondo, concreto significato esistenziale. L’anima, il sé materiale il mondo, il cosmo …

L’avventura del figlio di Dio morto e risorto chiama in causa l’avventura di ogni creatura della terra, in una storia che cammina verso la vita. E se così non fosse, il male e la morte avrebbero sempre l’ultima parola e l’umanità faticherebbe a trovare senso alla vita stessa!

Gesù è morto per tutti ed è risorto pe tutti, anche per quelli che non lo conoscono o non lo vogliono riconoscere. Quell’uomo Gesù, che un’alba di duemila anni fa ha lasciato il sepolcro vuoto e si è mostrato vivo alle donne, ai discepoli chiusi nel cenacolo per paura, a Tommaso, che come tutti noi, non ha creduto alla Resurrezione fino a quando non ha messo il dito nella carne del Maestro che pure era morto in croce.

Ma per poterlo credere e sperimentare è necessaria la speranza, la pazienza, il coraggio. Solo così ogni giorno la Pasqua diventa Resurrezione e vince sulla fatica, sul dolore, sulla disperazione, sulla morte non solo fisica.

Come ha lasciato scritto un padre della Chiesa […] la tappa attuale sembra più difficile di altre. Tuttavia le energie di Dio sono più possenti, ragguardevoli e grandi di qualsiasi fragilità umana.

Bisogna crederlo. Vale anche per noi!

 

Dal cuore

 

                                                                       Il Segretario Generale

  SLP-CISL Lazio

    Riccardo Barbati

 


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