Pasqua di Risurrezione 2019, Lettera del Segretario Riccardo Barbati

Pasqua di Resurrezione 2019
Carissimi,
Come ogni anno, anche quest’anno, l’occasione è gradita per scambiarci gli auguri di serene festività. Un pensiero per tutti ed ognuno ragionando insieme sulla Santa Pasqua, per tutti i cristiani memoria della vittoria di Gesù sulla morte. Tornare in vita dopo la morte, risorgere, lo si crede per fede. E si sa! La fede (qualsiasi fede) è scelta individuale e privata. Esperienza esclusiva e personale. Ricerca diretta della realtà. Percorso di tutta una vita.
Pasqua di Resurrezione. La Notte delle notti della cristianità dunque, il cui messaggio però, vale per tutti.
Quel “passare saltando “di Gesù figlio di Dio, dal buio del sepolcro alla luce della resurrezione, dalla morte alla vita, svincolato da teologie e dogmi, ci racconta dell’uomo Gesù che ha vissuto l’amore fino alle estreme conseguenze e che, condannato dal totalitarismo del potere politico e religioso dell’epoca, è stato umiliato, percosso, brutalmente torturato, barbaramente ucciso. La Storia ci racconta di tanti giusti, morti per aver vissuto l’amore fino all’estremo opponendosi al male!
Morte e Resurrezione. Eros e thanatos. Punar-janma e Punar-mrityu. Amore e morte. Vita interiore e coscienza. Momenti di mutamento nell’eterno flusso della vita, possibilità di realizzare la propria natura divina, il Sé immortale.
Nelle periferie della nostra storia, della nostra umanità, del nostro cuore, quanti passaggi! Quanti momenti di svolta, di cambiamento, di scelte più o meno importanti che comunque segnano la strada che percorriamo! Quanti cuori aggrappati alla vita eppure colmi di terrore! Quante pietre rotolate, sulle nostre forze che si esauriscono, sulle nostre speranze smarrite, sui nostri sepolcri!
Al di là di ogni confessione di fede o teismo, se la morte è l’ultimo confine, non ci resta che un orizzonte privo di speranza e paradisi artificiali!
Pasqua passaggio. Pasqua attesa. Pasqua rinascita. Pasqua ritorno alla vita.
L’idea che l’amore è più forte della morte, quale essa sia, e che questa possa non essere l’ultima parola, interessa tutti. Credenti o non credenti tutti cerchiamo un senso alla nostra esistenza, alla sofferenza, alla morte fisica, a quella che i filosofi chiamano la morte dell’essere.
La risposta alla nostra sete di eternità, non appartiene a nessuna intelligenza, a nessun criterio, a nessuna ragione: è Risorto, non è qui!
La risposta non è una risposta. È la capacità di ogni cuore aperto e disponibile, a saper accogliere, comprendere, vivere ogni cosa, ogni momento che la vita ci mette davanti, frutto di azioni che non si esauriscono nell’arco di una sola vita, ma si perpetuano in un ciclo ininterrotto di nascita, morte e resurrezione.Trovare senso ai vari sensi della vita, non è focalizzare l’attenzione sulla resurrezione della carne, quanto piuttosto sull’amore che “vince “la morte deprivandola del suo significato primordiale.
La capacità di capire che l’amore da senso alla nostra vita e salva le nostre esistenze, è la speranza di un “oltre” al di la della morte.
L’attitudine di ognuno di vivere l’amore fino alle estreme conseguenze, passando a volte anche nel buio ma saltando sempre sulla morte verso la vita vera e perché’ no? Verso l’eternità, è ciò che, ogni giorno se lo vogliamo, rende possibile l’impossibile…
Che ogni giorno sia per noi una Pasqua di Rinascita
Dal cuore
Il Segretario Regionale
Riccardo Barbati
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